In diecimila per i Bronzi in due giorni
REGGIO CALABRIA Il Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria ha riaperto il 30 aprile e nei primi due giorni lo hanno visto 9.027 persone, poi una media di 600 al giorno. Lo spunto per il repor…

REGGIO CALABRIA Il Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria ha riaperto il 30 aprile e nei primi due giorni lo hanno visto 9.027 persone, poi una media di 600 al giorno. Lo spunto per il reportage di Maurizio Crosetti su Repubblica è il passaggio del Giro d’Italia dalla Calabria. La carovana non si ferma (né transita) in riva allo Stretto ma la nuova vita del Museo è il simbolo di una possibile rinascita. Che passa per le parole del direttore Carmelo Malacrino: «Li abbiamo messi alla fine del percorso per aumentare il desiderio e per far capire che qui si impara proprio tutto sulla Magna Grecia». Una ricompensa, dopo gli anni di attesa (una decina) e i milioni di euro spesi per riportare i guerrieri in posizione verticale. Per il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà è «il racconto di un’altra Calabria possibile». E pazienza se manca ancora il sito: «Ma io ho solo due mani», dice Malacrino. E poi spiega: «Comunque lo faremo presto, ci arriveremo». Intanto è tutto esaurito per le scuole fino a giugno e si stima di distribuire almeno 250mila biglietti nei prossimi mesi.